Il Bosco Intensivo del Parco Garbatella, la nostra microforesta cresce da sei anni

Forestazione urbana: ma anche si

A novembre 2017 come Circolo Garbatella di Legambiente abbiamo cominciato a piantare alberi al Parco Garbatella in una maniera inconsueta, e cioè con una densità di alberi e arbusti nettamente superiore a quanto si fa normalmente, cioè con una densità di 2 – 3 piante a m2. Perché questo? Per seguire le indicazioni del giapponese Miyawaki, che ha piantato milioni di alberi secondo questa tecnica in giro per il mondo.

Quali sono i vantaggi della tecnica che noi abbiamo chiamato “Bosco intensivo” e per la quale adesso si preferisce il termine “miniforeste”?

Una maggiore crescita, una sinergia e non solo competizione tra le varie piante, un migliore sfruttamento dell’acqua, la creazione di un microclima favorevole, un aumento di biodiversità, soprattutto se si scelgono essenze autoctone, e non si realizzano forestazioni con singole specie.

Quali sono le condizioni perché quest’esperimento funzioni?

Un’accurata preparazione del terreno, che va scavato in profondità per favorire lo sviluppo delle radici, e concimato, l’allocazione delle diverse essenze inframmezzate, la pacciamatura del terreno, e soprattutto un’attenta manutenzione che preveda l’erogazione di acqua almeno per i primi tre – quattro anni.

Ed è quello che abbiamo fatto, con un costante sforzo, realizzando una rete di ali gocciolanti per erogare acqua senza sprechi, pulendo dalle erbe infestanti e sostituendo le piante che il caldo o i vandalismi (sì, ci sono anche questi!) hanno fatto morire.

Dopo più di 6 anni, possiamo dire che l’esperimento sta procedendo bene, tanto è vero che a gennaio 2022 abbiamo aumentato la superficie interessata (portandola da 200 m2 a 500 m2) sfruttando le possibilità offerte dal progetto Ossigeno della Regione Lazio. Il presidente di allora, Nicola Zingaretti, ha inaugurato l’area piantumata.

Quali i vantaggi per la città?

Le miniforeste offrono vantaggi ecosistemici ben noti:

assorbimento di CO2,  inquinanti e rumore; mitigazione del clima locale; riduzione delle isole di calore; controllo del ruscellamento dell’acqua piovana.

Nello specifico, ci preme qui notare i miglioramenti ottenuti dopo aver aumentato l’area del Bosco intensivo con il Progetto ossigeno nel 2022. Nel febbraio 2020 (prima del lockdown!) abbiamo installato dei campionatori degli ossidi di azoto (NOx) che abbiamo acquistato dall’Associazione Cittadini per l’aria, tenendoli in situ per un mese, iniziativa che abbiamo ripetuto a febbraio 2023, rilevando i dati negli stessi punti. Dal confronto tra le due rilevazioni abbiamo osservato una riduzione dei livelli di inquinamento da NOx, in particolare nell’area destinata ai giochi dei bimbi.

Insomma, i vantaggi della forestazione urbana sono tangibili! 

 

 

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