Finalmente!! Sono cominciati da pochi giorni, dopo anni di ritardi e rinvii, i lavori di riqualificazione dell’area dell’ex mercato. Quest’area era rimasta esclusa dai lavori fatti dal Comune nel 2014 perché il mercato non aveva ancora trovato una sua sede dignitosa e definitiva. Dopo che, nel dicembre 2019, i mercatali si sono sistemati nella nuova e più confortevole sede realizzata sopra il PUP di via Rosa Guarnieri Carducci, era rimasta una ferita: l’area ex mercato e parcheggio era diventata una terra di nessuno, ricevendo le indesiderate attenzioni di chi aveva intenzione di disfarsi “aummaumm” di frigoriferi, lavatrici, ante d’armadio, materassi o un divano civettuolo (peccato che fosse senza i cuscini!).

 I cittadini hanno vivamente protestato per questo scempio, insistendo affinché venisse aggiudicata la gara per la rinaturalizzazione dell’area, e finalmente a fine anno scorso sono cominciati i lavori, che prevedono il recupero a verde della parte superiore dell’area e l’utilizzazione della parte inferiore a servizio del mercato, anche con parcheggi per i cittadini.

Volendo accelerare l’iter dei lavori, anche Legambiente ha fatto la sua parte: per risolvere il contenzioso tra AMA e Comune su chi dovesse rimuovere i rifiuti lasciati nell’ex parcheggio, il terzo, cioè il Circolo, si è assunto il compito e la spesa di far intervenire un camion con un braccio meccanico per rimuovere, e smaltire correttamente, tutti i rifiuti. Così abbiamo evitato di perdere tempo in dispute tra istituzioni poco utili ai tempi del progetto.

Il Circolo smaltisce gli ingombranti

E così, il 18 u.s. in una bella giornata di sole, anche la Sindaca Virginia Raggi ha voluto testimoniare il proprio interessamento, e ha fatto visita al cantiere e al parco, con l’Assessora all’Ambiente Laura Fiorini. C’era anche Amedeo Ciaccheri, il presidente dell’VIII Municipio, insieme agli assessori ai Lavori pubblici Paola Angelucci, all’Ambiente Michele Centorrino e al Commercio Leslie F. Capone. In questa vicenda, ci è parso che la collaborazione tra i due livelli istituzionali, Comune e Municipio, abbia portato a risultati positivi.

Anna Maria illustra la storia del Parco.

 Le Autorità hanno visitato il cantiere, dove le ruspe stanno asportando lo strato di asfalto e cemento su cui erano alloggiati i banchi, e poi abbiamo avuto il piacere di poter far loro visitare alcuni degli elementi caratteristici del Parco. Il Giardino Zen, ormai un “must”, il Roseto, gli orti didattici del Piccolo Ortista autogestito ed anche (ma a distanza, la Sindaca aveva brutti ricordi di punture di api) le arnie che le AUG (Api Urbane Garbatella) detengono nel parco stesso. Particolarmente apprezzato sia dalla Sindaca che dall’Assessora Fiorini l’omaggio di un rametto preso dall’albero di pepe rosa che, con il suo andamento ricadente, caratterizza la zona dell’apiario.

Sindaca e Assessora con il rametto di pepe rosa

La Sindaca è stata anche informata dei progetti realizzati nel parco, ammirando le formelle di terracotta di Garbatella tra le mani, progetto per la familiarizzazione di ipovedenti e non vedenti con le piante del parco, o il progetto di Bosco Intensivo, che vuole realizzare un “assorbitore di CO2 e gas inquinanti”, o ancora si è informata dell’attività con le scuole, per ora in parte ferma, in attesa di tempi migliori, o delle attività ginniche all’aperto, come la ginnastica morbida per gli anziani, e quella orientale del Chi Chong o Aikido

Siamo convinti che, durante il suo giro, la Sindaca si sia resa conto che il Parco Garbatella è più di una semplice area verde, ma è ormai un microcosmo che vede convergere tanti interessi: dei giovani, delle famiglie, dei bambini, delle scuole, degli anziani che magari meditano davanti il Giardino Zen.

Certo non tutte sono rose e fiori: i vandalismi continui, con alberi spezzati, l’inciviltà di chi fa picnic o beve e butta bottiglie e cartacce per terra, i cani i cui proprietari ancora non riescono a trovare la strada dell’area cani ma li lasciano scorrazzare liberamente per il parco sono alcune delle pecche. Speriamo di poterle affrontare con una collaborazione fattiva delle istituzioni.

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