Tra tutte le diverse interpretazioni del giardino quale è quella giusta, quella che ha ispirato il progetto di questo giardino e la sua realizzazione?

La risposta è molto semplice: nessuna di quelle descritte nei precedenti post.

Forse quella che si avvicina di più alle mie intenzioni è quella paesaggistica, ma la verità è che quello che mi ha guidato è stata la ricerca della Armonia.

 

Armonia

La ricerca dell’armonia non è una cosa esclusivamente giapponese. Fin dai tempi dell’antica Grecia l’uomo si è posto questo obiettivo: la scoperta della Sezione Aurea e il suo utilizzo nella architettura, nella scultura e nella pittura hanno dato un grande contributo a questa ricerca. Anche lo studio delle forme geometriche e della prospettiva ha aiutato nella composizione di opere piene di armonia, che sono rinomate per la loro bellezza. Infine, le contrapposizioni di colori, forme e oggetti, se armonicamente scelte, possono infondere un senso di bellezza.

In Giappone il Sakuteiki (il manuale dell’arte dei giardini scritto nei primi anni del 1000 D.C.) fornisce molte indicazioni su come rappresentare l’armonia della Natura con la corretta composizione e disposizione degli elementi.

Il giardino è il risultato della combinazione dei principi armonici occidentali con i suggerimenti tratti dal Sakuteiki.

 

Giardino armonico

I lati del rettangolo del giardino interno, quello al centro per prato, misurano circa 5 e 8 metri e il loro rapporto è uguale al Numero Aureo (1,62). Il punto di intersezione della diagonale che divide il rettangolo in due trapezi è in Proporzione Aurea con il lato in cui si innesta.

La diagonale suddivide il rettangolo in due trapezi speculari, che spezzano la simmetria e la regolarità della forma. La contrapposizione di elementi simmetrici e asimmetrici nelle linee del giardino crea un contrasto dinamico.

In ciascuno dei lati corti c’è un particolare punto di visione in cui il trapezio di sinistra appare, per effetto ottico, come un rettangolo stretto e molto lungo: la forma asimmetrica diventa, miracolosamente, simmetrica e regolare. Il sub-giardino di sinistra acquista molta profondità, mentre quello di destra, schiacciato dall’effetto ottico, viene nascosto dalle fronde dell’albero in primo piano. Questo effetto si apprezza meglio di sera, guardando dalla strada il giardino illuminato dalla luce dei lampioni.

Le molteplici contrapposizioni di colori delle zone rastrellate, delle rocce, dei ciottoli nelle cornici, del fogliame degli alberi e dell’erba del prato, insieme al contrasto tra le tipologie di essenze vegetali (la convallaria sempreverde vicino all’acero ceduo e cangiante con le stagioni e, dall’altra parte, l’ulivo sempreverde di tonalità più scura e costante durante l’anno) sono state realizzate per stimolare i sensi degli osservatori e distoglierli dal poco gradevole panorama circostante.

Le rocce sono quelle che mi sono piaciute di più tra tutte quelle che ho visto girando per boschi e litorali del Lazio e, cosa molto importante, sono quelle che riuscivo a sollevare a mano.

Anche gli abbondanti spazi lasciati vuoti sono importanti, perché permettono allo sguardo di vagare libero e questo vagare non affatica la mente.

Infine, il giardino non è portatore di un messaggio, di un concetto, di una storia da decifrare e questa assenza, che all’inizio può disorientare l’osservatore, facilita il rilassamento e il fluire libero dei pensieri.

E il sentiero che porta verso il nulla? Che significato ha? Inizialmente avevo pensato di mettere nel prato una panchina che il visitatore poteva raggiungere camminando sul sentiero, ma poi qualcuno mi ha fatto notare che, trattandosi di un parco pubblico sempre accessibile, era più opportuno posizionare la panchina fuori dal recinto. Così è stato fatto, ma intanto il sentiero era già stato costruito ed è stato lasciato così, perché un elemento di incompletezza contribuisce a stimolare la fantasia di chi guarda il giardino.

Il bandone di sfondo è stato dipinto per non lasciare a eventuali writers una parete vuota che avrebbe potuto scatenare l’irrefrenabile desiderio di deturparla con i loro scarabocchi.

 

E questo è tutto quello che ho da dire sul significato del giardino.

 

Share This