Le regole anticovid, le scuole che non possono fare uscite o gite, l’impossibilità di fare corsi al chiuso… e poi gli orti didattici che languivano soli e abbandonati. 

E invece no, ci abbiamo pensato, abbiamo organizzato, ed è saltato fuori “Il piccolo ortista autogestito”! 

Nelle scorse settimane, i soci di Legambiente si sono adoperati per dissodare il terreno, togliere le erbacce, concimare e lasciare tutto pronto perché i bambini potessero iniziare il lavoro. E quindi, un gruppo molto ristretto di bambini di 4-6 anni (non ce ne vogliate, era un esperimento e bisogna mantenere le distanze, promettiamo di riprovarci quando le condizioni saranno migliori), ognuno con il proprio genitore, una striscia di terra, semi di ravanelli e piselli, qualche piantina di insalata, una violetta: una bella mattina di sole ha trasformato sette piccole pesti annoiate in piccoli apprendisti ortisti, che con concentrazione e dedizione hanno scavato, piantato, innaffiato, e ora controllano ogni giorno se sia già uscito il primo germoglio. 

Certo, forse nelle buche dei piselli ne sono stati piantati un po’ troppi, forse le violette sono state innaffiate con troppo entusiasmo, ma la gioia di scavare nella terra, confrontare i semini, indovinare le piante annusandone il profumo, promettere che finalmente si mangerà l’insalata, almeno quella autoprodotta, merita qualche ora di impegno. 

Il “Piccolo ortista” è nato negli scorsi anni come corso in cinque lezioni spalmate su diversi mesi per avvicinare bambini in età scolare alle magie della terra. Quest’anno le difficoltà dovute alla pandemia ci hanno fatto rimodulare l’organizzazione: senza (?) insegnanti e con un genitore per ogni bimbo, tutti ben distanziati, per accompagnare questo percorso di gioco e apprendimento all’aperto in allegria e sicurezza e in autogestione. 

Il Circolo Garbatella di Legambiente segue, organizza e fornisce il materiale, ma è fondamentale l’impegno delle famiglie che si adoperano sul campo al sabato e durante la settimana.

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