Le misure restrittive introdotte per controllare e ridurre il diffondersi del COVID19 hanno influenzato tante attività culturali e sociali a cui eravamo abituati.

Tra le tante rinunzie c’è anche questa: non si possono più tenere le belle e interessanti conferenze settimanali in tema di botanica e di giardinaggio che l’Associazione Ecologica Romana (AER) organizzava il giovedì pomeriggio nell’Aranciera dell’Orto Botanico.

La mia amica Elvira, conferenziera abituale dell’AER, ha proposto di sopperire a questa limitazione con visite a parchi, giardini e spazi verdi cittadini, cominciando proprio dal Parco della Garbatella e dall’esperienza del Circolo Legambiente Garbatella.

Dopo l’intervento di Anna Maria che ha riassunto la storia del Parco, Tommaso ha guidato il gruppo presentando la realtà degli orti urbani, l’apiario, il frutteto, l’esperimento del bosco intensivo e le problematiche relative alla gestione e manutenzione del Parco.

La visita si è conclusa al roseto e al giardino giapponese, dove Pierre ha letto un racconto di Italo Calvino, tratto dal libro Palomar, che parla proprio le più famoso dei giardini giapponesi: il Ryoan-ji. Sta emergendo una vocazione culturale del Parco, specialmente nell’area vicino al giardino giapponese, che merita di essere assecondata con nuove iniziative: letture sceniche di testi teatrali, recitazione di poesie giapponesi e no, concertini musicali all’aperto, esercitazioni di Tai-Chi, dimostrazioni di Aikido, etc. etc.

Chi ha altre proposte si faccia avanti…

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