Uno degli accorgimenti più interessanti usati dai paesaggisti giapponesi è lo Shakkei, cioè l’inclusione del panorama circostante nella composizione del giardino in modo che ne diventi una parte integrante.

Il profilo di una catena montuosa in lontananza è richiamato dalla forma sinuosa di cespugli di azalee nel giardino; una roccia dalla forma particolare si collega alla montagna che sorge lontano e la include nel paesaggio.

Al momento della progettazione del giardino mi sono posto il problema di come includere il paesaggio circostante, ma sin dalla prima occhiata ai dintorni mi è apparso chiaro che non c’era niente di bello da poter richiamare nel giardino, anzi
avrei dovuto fare di tutto per distrarre l’attenzione dei visitatori dalla vista dei cassonetti della spazzatura che sono nella strada e dal panorama dei palazzoni circostanti. Quindi niente Shakkei!

Anzi, dovevo proprio cercare di evitare che lo sguardo si distogliesse del giardino. Come fare? La soluzione l’ho trovata nel gioco dei contrasti. Contrasti di colore: pietre chiare su fondo scuro viceversa, ciottoli scuri nella cornice chiara e viceversa. Contrasti di essenze arboree: un ulivo sempreverde contro un acero dal colore cangiante; tappeto di convallaria sotto l’acero ceduo.

Contrasti di forme geometriche: trapezi scaleni asimmetrici inseriti nella simmetrica forma del rettangolo.

Spero di esserci riuscito.

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