In questa torrida estate, con il periodo giugno – fine agosto praticamente senza una goccia d’acqua, si è svolta una lotta silenziosa e tenace per salvare gli alberi del Parco.

Infatti, in queste condizioni tutti gli alberi piantati negli ultimi tre anni hanno risentito moltissimo della siccità; molti, nonostante i nostri sforzi per innaffiarli, si sono seccati e addirittura alberi piantati 8 – 10 anni fa hanno mostrato segni di sofferenza.

Innaffiare il parco sembra facile, ma non lo è, per un complesso di motivi.

Intanto, l’acqua è solo quella che viene recuperata dalla fontanella all’ingresso del parco, e quindi la sua quantità è limitata.

D’altra parte, l’impianto d’irrigazione realizzato dal Comune confidava sulla disponibilità di acqua che sarebbe dovuta pervenire da alcuni pozzi sulla Via Colombo, attraverso una condotta, ma si è presto visto che i pozzi non avevano acqua.

E allora? Siamo riusciti a farci fare un sistema di recupero dell’acqua della fontanella, e con questa disponibilità (circa 14.000 litri al giorno) dobbiamo innaffiare sia il Parco che gli orti urbani. Insomma, non c’è da scialare.

Utilizzando i tubi interrati della rete d’innaffiamento abbiamo realizzato connessioni e prese d’acqua per la connessione dei tubi per l’innaffio, poiché l’unica maniera di innaffiare alberi sparsi nel parco è quella di spostare un tubo carrellato, inserendolo nelle prese d’acqua, e servire la parte di parco circostante. Insomma, occorre trasportare il tubo collegandolo a 10 diverse prese d’acqua, e questo richiede un notevole lavoro perché un innaffiamento di tutte le piante che abbisognano di acqua implica circa 10 ore di fatica.

Non è un lavoro che possa essere fatto da una sola persona, e quindi abbiamo costituito una chat con tutti i soci e simpatizzanti disponibili all’innaffio, scrivendo dove ognuno abbia innaffiato e dove abbia intenzione di innaffiare.

E quindi, alcuni soci, nonostante il caldo elevato, a partire da giugno si sono alternati nel lavoro. Adesso un po’ di pioggia (troppo poca, purtroppo!) ha dato un po’ di respiro, ma non per molto. Se la siccità proseguisse, occorre continuare con l’innaffio.

Ma adesso un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato, con una menzione speciale a Paola e Silvio, che hanno assunto questo compito di innaffiare come una sfida che andava vinta in ogni modo. Realizzare una società sostenibile e rispettosa dell’ambiente passa anche per questi lavori.

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