Integrazione interculturale e intergenerazionale

Spunti per una vita ecologista

INTEGRAZIONE A 360°

 

INCLUSIONE A 360°

L’aumento dei flussi di migrazione negli ultimi anni, dovuti alle guerre e alle emergenze socio-ambientali, ci pongono di fronte alla necessità di rafforzare la comprensione interculturale e il rispetto reciproco.

Il tema dell’emarginazione e della “paura del diverso” devia, sempre più spesso, verso forme di odio che configurano una vera e propria emergenza sociale.

Da qui la necessità di sviluppare nuove forme di comprensione per migliorare il rapporto di reciprocità fra culture e generazioni diverse e disinnescare i conflitti interraziali e interculturali.

Essere cittadini attivi oggi in una società multiculturale e multietnica non può prescindere da questo tipo di impegno.

La stessa attività sociale, i rapporti interpersonali, i rapporti di lavoro di una società stagnante come la nostra si arricchiscono di nuovi stimoli e di contenuti proprio grazie alla contaminazione.

E’ un percorso evolutivo che si inserisce nelle contraddizioni dei Paesi industrializzati che, da un lato perseguono i nazionalismi di un modello produttivo da prima rivoluzione industriale, dall’altro devono fare i conti con un mondo sempre più interconnesso e globalizzato.

Un ruolo fondamentale, in questo senso, sarà svolto dai giovani per i quali il futuro stesso rappresenta ormai un fattore emergenziale, al di là del colore e della razza.

 

Il nostro Circolo, da sempre, esprime la sua vocazione all’accoglienza e all’inclusione sociale, quale fondamento del rapporto fra gli uomini, collaborando in vario modo con le diverse realtà operanti nel sociale, con iniziative concrete sia nell’ambito del progetto degli Orti Urbani Garbatella che nelle attività che si svolgono nel Parco Garbatella. Ne ricordiamo alcune:

 

Con l’Associazione Asinitas i ragazzi immigrati hanno sperimentato la gestione di un orto, la partecipazione alle attività comuni e alle feste al parco. Bambine e bambini immigrati della scuola curata dall’Associazione Che Guevara hanno partecipato con quelle/i del quartiere al “Il piccolo ortista” per fare esperienza di orticultura. La partecipazione del Coro Multietnico Romolo Balzani ha trasmesso cultura internazionale nelle feste al Parco.

 

L’Associazione Le quattro stagioni ha curato i minori in attesa di giudizio alla pratica dell’orto.

Ormai è consolidata la gestione di orti per le persone con disabilità da parte di Hagape 2000 che ha partecipato anche alle più importanti iniziative nel Parco con i loro lavori e con esibizioni di balli.

In collaborazione con l’APS Orti Urbani Garbatella e le Associazioni “Il filo d’Oro” e “Radici”, oltre alla costruzione di un orto sospeso, è stato creato un sentiero natura per i non vedenti ed ipovedenti e per persone con diverse disabilità.

 

I percorsi di inclusione, di integrazione e di partecipazione sono spesso lunghi e complessi, ma il ritorno in termini di benefici sociali e individuali può essere dirompente.

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